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2025-04-03T10:55:00Z

L’energia solare ha segnato un nuovo record di produzione per il terzo mese consecutivo, coprendo oltre il 10% del mix elettrico europeo a marzo. La conferma di quanto detto arriva dai dati di Eurelectric. Questo incremento, in concomitanza di una maggiore produzione nucleare e a condizioni climatiche più favorevoli, ha contribuito a ridurre i prezzi dell’elettricità a 90 euro per megawattora (MWh). Un calo rispetto ai picchi di 126 €/MWh registrati a febbraio e ai 121 €/MWh di gennaio. Ciononostante, la crescita della domanda, la scarsa produzione da parte dell’eolico e l’aumento dei prezzi del gas hanno limitato altre riduzioni.
I DATI DI MARZO
A marzo, il solare ha contribuito a contenere i costi dell’energia soprattutto grazie alle giornate più soleggiate e all’aggiunta di 65 GW di nuova capacità installata nel 2024. In questo contesto, le rinnovabili hanno coperto il 15% in più del mix energetico rispetto a febbraio. Anche il nucleare ha svolto un ruolo centrale nella stabilizzazione dei prezzi, aumentando la sua quota di produzione dal 24% al 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nonostante i progressi, il prezzo medio dell’elettricità nel primo trimestre del 2025 è rimasto superiore del 51% rispetto alla media del secondo trimestre del 2024.
A gennaio e febbraio, come abbiamo potuto vedere dal resoconto di PUN e PSV, sono aumentati anche i costi del gas, poiché c’è stata una maggiore domanda di energia. Kristian Ruby, segretario generale di Eurelectric ha dichiarato che l’Europa è troppo vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi dei combustibili fossili, specialmente durante i periodi in cui la domanda di elettricità è alta. Per contrastare questo, dobbiamo accelerare l’introduzione delle tecnologie di risposta e stoccaggio del lato della domanda e incentivare ulteriormente l’uso di accordi di acquisto di energia a lungo termine.
FLESSIBILITA
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